FRANKENSTEIN
Produzione elsinor Centro di Produzione Teatrale | Progetto europeo Play-On - New Storytelling with immersive technologies
regia e drammaturgia Ivonne Capece
Con Maria Laura Palmeri, e in virtuale Lara di bello e Giuditta Mingucci
assistente alla regia Micol Vighi
sound designer Simone Arganini
scenografie e costumi Micol Vighi
montaggio video Ivonne Capece
post produzione video Cristina Spelti
light designer Cristina Spelti
riprese video Lorenzo Salucci
tecnica Angelo Generali
foto di scena Luca Del Pia
Location video Fondazione Gualandi a favore dei sordi,
Museo di Palazzo Poggi Bologna
Spettacolo con tecnologia audio Binaural, in cuffie wireless
La storia è un cult: uno studente di scienze naturali decide di creare un essere umano. Studia, uccide animali, recupera parti anatomiche dai cadaveri. L’esperimento è un successo imprevisto: la Creatura nasce, bellissima e forte. Il suo creatore però si dispera. Ne ha paura. Perché? È questo il vero mistero del romanzo: perché Frankenstein reagisce come fa, perché non è orgoglioso del suo lavoro? Scopriamo che neppure l’autrice, Mary Godwin Shelley, è del tutto a suo agio. Anzi, per tutta la vita smentisce e ridimensiona la portata letteraria della sua opera e il suo interesse verso di essa. Dovrebbe essere felice del capolavoro che ha creato e invece fa di tutto per sminuirne la maternità. La risposta? La Creatura è il Libro. Lo spettacolo è un originale rovesciamento del modo con cui guardiamo all’opera di Mary Shelley e alla sua inquietante creazione. Questo allestimento racconta un’epoca in cui essere donne e artiste poteva essere un serio problema, in cui ci si poteva sentire “mostruose” se si partorivano libri invece di figli o se si conviveva con un uomo invece di sposarlo. Si racconta di un’epoca in cui una Creatrice teme la genialità della sua Creatura ed è costretta a giustificare la grandezza delle sue ambizioni.Tra cuffie wireless, ambientazioni virtuali e audio in binaurale, lo spettacolo è un viaggio onirico nel romanzo e, al contempo, nell’emotività della sua autrice.